martedì 22 ottobre 2013

Purl; la birra all'assenzio

[…] “I purl men sono venditori di birra”, spiegò l’uomo, con grande sollievo di Christina. “Sono i loro campanelli, quelli che sente, cercano di farsi notare dai marinai sulle navi ormeggiate. Un tempo aggiungevano assenzio alla birra, il purl e il nome è rimasto” […].

E’ un passaggio del nuovo libro “La Tomba Proibita” di Tim Powers. Ora, dopo aver letto una cosa del genere non potevo non andare a curiosare a approfondire l’argomento, in quanto si parla nello stesso insieme di vari argomenti che sempre mi hanno emozionato; Birra e Artemisia Absinthium o Assenzio Maggiore che ci fornisce, tra gli altri, due prodotti eccezionali quali l’Assenzio e il Vermouth. 

[…]Inverno 1862. Uno spirito malvagio si aggira per le fredde e cupe strade di Londra […] non voglio rivelare di più del libro, ma riporto la frase perché iniziamo a inserirla in un contesto storico, diciannovesimo secolo e Londra, o meglio dire Inghilterra.

Ma facciamo un salto ancora più indietro nel tempo; nel 1690 l’allora re d’ Inghilterra Guglielmo III di Orange vietò l'importazione di distillati stranieri, primo fra tutti il cognac degli acerrimi nemici francesi, favorendo così l'utilizzo delle eccedenze di cereali per la produzione di alcool da destinare alle distillerie di gin, oltre che alla produzione delle birre Ale (birre ad alta fermentazione). La produzione divenne così importante che addirittura si arrivò ad utilizzare il gin come parte del salario da destinare agli operai; le conseguenze furono gravi ed importanti soprattutto dal punto di vista sociale per l'aumento del tasso di alcolismo nella popolazione più povera con importanti ripercussioni di ordine pubblico e di sicurezza.

William Hogarth, "La strada del Gin", 1751


Il governo inglese tentò di porre rimedio con il Gin Acts, tra il 1729 e il 1751, soprattutto aumentando la tassa di distillazione di tale bevanda ma senza esito (giusto per rendere l’idea nel 1743 su una popolazione di 6 milioni,  vengono distillati 70 milioni di litri). Contemporaneamente in Francia ha molto successo, accanto ai vini, un distillato ad alta gradazione alcolica all'aroma di anice derivato da erbe quali i fiori e le foglie dell' Assenzio Maggiore (Artemisia Absinthium), dal quale prende il nome di Assenzio.



Contemporaneamente in Italia fu inventato il Vermut nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano a Torino che è un vino liquoroso aromatizzato da piante aromatiche, delle quali la più importante è appunto l' Assenzio Maggiore.

Tutto questo per far notare come Ginepro e Assenzio Maggiore siano di facile reperibilità nel panorama Europeo, e se consideriamo che l’uso del luppolo, per le sue doti amaricanti, nelle Ale inglesi è di recente datazione, fatta eccezione per le birre in stile India Pale Ale, che comunque erano destinate alle colonie lontane, si comprende un po’ meglio come questi ingredienti siano finiti all’interno della birra che verrà comunemente chiamata Purl; bacche di ginepro per aromatizzare, visto era un sapore che piaceva alla maggioranza e, assenzio per equilibrare la dolcezza, grazie agli oli amaricanti presenti in esso, inoltre ha una funzione antisettica. 



Dal libro del 1802 “The complete family-brewer” di Thomas Threale’s ecco la ricetta del Purl:

Roman Wormwood, two dozen,
Gentian root: 6 lb,
Sweetflag root: 2 lb,
Galanga root: 1-2 lb,
Horseradish: 1 bunch,
Dried orange peel from the Indies: 2 lb,
Juniper berries: 2 lb,
Seville orange seeds, dried: 2 lb.

Il tutto viene posto in una botte, a cui si aggiunge birra in stile Pale Ale o Mild e si lascia a maturazione per una stagione.

Oggi è uno stile molto particolare e difficile da trovare, da quello che so', una versione simile viene prodotta dal birrificio Sonoma Springs , con sede in California e chiamata Green Purl. 

…In Beer We Trust…
   
 

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