martedì 30 aprile 2013

Vulcan Ale, la birra per i fan di StarTrek


Non sono mai stato un fan di Star Trek, anzi, anche se me ne vergogno un po’ la conosco più per essere la serie favorita di Sheldon Cooper della serie The Big Bang Theory, che per altro. Resta il fatto che però, si mi interessa tutto ciò che riguarda la birra, e questa, che verrà lanciata domani (1 maggio) nel mercato canadese è proprio ispirata alla serie Star Trek!



E così dopo Game of Thrones (http://www.forumbirra.com/2013/03/vip-e-birra-dagli-acdc-ai-sepultura.html) pure questa serie avrà la sua birra, una Irish Red Ale con ABV 5,4%,, per la gioia dei fan ¡! Aspettando che magari arrivi in Italia così da poter provarla e sentire se è solo una trovata pubblicitaria o se è pure buona da bere…

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lunedì 29 aprile 2013

Più birra = più amici (almeno su Facebook)




Appena finito di scrivere un articolo sulla Budweiser (http://www.forumbirra.com/2013/04/mille-modi-per-risparmiare-il-caso.html) che ecco arrivarmi un link da un amico che parla proprio della Budweiser e di un nuovo bicchiere social che hanno intenzione di lanciare sul mercato.


Si esatto, un bicchiere social, e siccome io tra Tweet, FB, Tumblr, Flickr, Pinterest, G+, MySpace, ci passo molto tempo non può che farmi super felice la notizia! Ora vi spiego meglio… e inizio con una considerazione che é successa a tutti; siamo ad una festa, ci si diverte, si conosce gente nuova… magari una ragazza, ci dice chi é e cosa fà, la cosa sembra interessante… ma siamo ad una festa e gli amici ci chiamano a bere e ballare e nella fretta non la si ritrova più, o ancora ci si risveglia la mattina con i postumi chiedendosi che si é fatto ieri sera, e con chi… ebbene, tutti questi “problemi” potrebbe risparmiarceli il nuovo bicchiere social della Budweiser, la Buddy Cup. La Buddy Cup é infatti provvista di un QR Code sul fondo, che automaticamente una volta letto, connette il nostro bicchiere al nostro profilo di Facebook… questo perchè al momento del brindisi con qualsiasi persona che usa la Buddy Cup, attiveremo un led presente sulla parte alta del bicchiere, che cosi facendo, ci invia una richiesta di amicizia direttamente al profilo di Facebook… e passata la festa il giorno dopo potremmo ,aprendo il nostro profilo, vedere con quali nuovi amici abbiam bevuto la sera prima.



 … Lo voglio… lo trovo geniale… peccato che la prova inizierà solo in Brasile e in grandi eventi… ma speriamo poi si diffonda presto e arrivi pure da noi!

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Mille modi per risparmiare: il caso Budweiser


Parlando di Budweiser, nella sua versione americana, (e tralasciando la polemica su chi sia veramente Budweiser tra gli americani e i cechi) oltre ad essere parte della compagnia di bevande più grande al mondo, la AB-InBev, e oltre ad essere la terza birra più venduta al mondo, ultimamente ha fatto parlare di se in termini non lusinghieri circa alcuni fatti avvenuti. Prima l’accusa uscita anche sui giornali italiani, di una class-action nei suoi confronti per aver allungato con l’acqua la propria birra, ed ora una nuova polemica circa il nuovo restyling della lattina…



… ora il restyling non ha nulla di male, serve a rilanciare l’immagine di un prodotto e Budweiser lo ha già fatto nel corso degli anni….



Quello che non è passato inosservato ai più attenti consumatori è il fatto che la nuova lattina, schiacciata sui lati per risaltare il profilo del marchio e per una migliore impugnatura… ha una capienza minore, rispetto alla lattina precedente, 11.3 Oz. contro i 12 Oz.,e  il tutto ovviamente senza aver abbassato il prezzo del prodotto ¡!. Non giudico il prodotto in se, che comunque consumo al di là dei pregiudizi che la circondano, ma trovo davvero ridicolo e privo di senso cercare di risparmiare così a scapito della qualità...

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domenica 28 aprile 2013

Lievito di birra Vs Malaria





Il 10 Aprile la rivista Nature ha pubblicato uno studio scientifico finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, secondo cui la Saccharomyces cerevisiae (lievito di birra) sarebbe un ottimo alleato nella lotta contro la malaria. 



Lo studio infatti riporta di come il lievito venga impiegato nella produzione biologica, ad alto rendimento, dell’ acido artemisinico, un precursore del principio attivo dell’ artemisinina che ha una notevole funzione antimalarica. Il princio attivo é presente nella pianta Artemisia annuale o meglio conosciuto da noi con il nome di Assenzio annuale, ma sembra che la resa dell’acido derivante del lievito sia maggiore… una speranza in più nella lotta contro una malattia che uccide 655.000 persone ogni anno ¡!



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Consumo pro capite di birra nel mondo





Leggevo del consumo pro capite di birra all’anno e mi torna alla mente una polemica scoppiata ad inizio anno in Repubblica Ceca e che ha come causa proprio l’eccessivo consumo di birra (http://online.wsj.com/article/SB10001424127887323783704578245751517339948.html?mod=ITP_AHED). I fatti sono questi; a gennaio il ministro della salute ceco, tale Leos Heger fà una proposta di legge per cui i ristoranti, pub e bar debbano avere nel proprio menu almeno una bevanda, anche sia della semplice acqua, più economica della birra… apriti cielo... per una proposta che a noi sembrerebbe sensata, in Repubblica Ceca é scoppiato il finimondo tanto da costringere il povero ministro a ritirare la proposta. Infatti come commentarono tutti i giornali, in Repubblica Ceca una pinta di birra vale 1 euro, contro i 2 euro per altre bevande come ad esempio un succo, una coca-cola o una bottiglia d’acqua… per cui ovvio che dovendo scegliere molti si avventano sulla più economica birra, e poco importa se la proposta aveva il nobile intento di prevenire l’alcolismo o comunque di salvaguardare la salute dei cittadini.  



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sabato 27 aprile 2013

¿Nuovo bicchiere o mancanza di fantasia?


Il mese scorso parlavo di come ogni stile di birra vada bevuto, nei limiti del possibile, nel suo bicchiere, per esaltarne i sapori e gli aromi (http://www.forumbirra.com/2013/03/ad-ogni-birra-il-suo-bicchiere.html) in particolare scrivevo ciò sull’onda dell’entusiasmo che il nuovo bicchiere per le India Pale Ale (IPA) aveva suscitato… 





...ricapitolando velocemente… nel mese di febbraio 2013, viene lanciato sul mercato un nuovo tipo di bicchiere che è il frutto della collaborazione tra Sam Calagione del birrificio Dogfish Head, Ken Grossman del birrificio Sierra Nevada e il produttore di bicchieri Spiegelau, secondo cui dopo varie prove ed esperimenti erano arrivati alla creazione di questo nuovo bicchiere, che viene considerato come una novità assoluta per risaltare gli aromi dei luppoli, mantenere la temperatura, esaltare la schiuma e cosi via dicendo… e devo dire che ci ero cascato pure io, senza pensare che in realtà quel bicchiere lo avevo già visto… e dopo uno scambio di tweet con un amico ho avuto la conferma di ciò che sospettavo, il bicchiere è infatti uguale a quello della serie Red  &White Wine della Riedel (http://www.wineware.co.uk/glassware/riedel/o-range-stemless/riedel-o-range-red-white-wine-glass-set-of-2).



Ora ho un amore smisurato per i bicchieri Riedel, soprattutto per la degustazione del vino, ma questo è un’ altro discorso, tornando al discorso, mi informa che proprio la Spiegelau fa parte del gruppo Riedel, e che quindi, come insinua il mio amico, i bicchieri della serie Red & White Wine della Riedel siano stati “riciclati” attraverso la Spiegelau con il beneplacito dei due birrifici per poter essere convertiti in qualcosa d’altro. La teoria complottistica non farebbe una piega, se non fosse che non credo siano gli stessi bicchieri, visto la peculiarità della Riedel é fare i bicchieri in cristallo e non in vetro, inoltre marchiando tutti i loro bicchieri così che in quelli nuovi comparirebbe ancora il loro marchio… penso che al massimo è stata una bella mancanza di fantasia considerando che i bicchieri erano stati “disegnati esclusivamente” e in “collaborazione” con i due birrifici. Poi non avendoli ancora provati con una birra IPA non so se mantengono davvero tutte le caratteristiche che dichiarano… a breve il responso ¡!



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Dogfish Head e la serie Ancient Ale


Giusto il mese scorso, il birrificio Dogfish Head, annunciò che avrebbe rilasciato sul mercato una nuova birra basata su un’antica ricetta dei popoli scandinavi chiamata Kvasir (http://www.dogfish.com/community/news/press-releases/dogfish-heads-ancient-ale-kvasir-revives-hybrid-scandinavian-grog.htm). Ciò mi da lo spunto per raccontare della serie di birre chiamate Ancient Ale proposte dal birrificio, questo perché mi piace tantissimo la storia che ci sta attorno, e trovo molto interessante la riproposizione di stili antichi, che richiamano a culture lontane, ingredienti esotici e particolari, che rompono con le regole e gli stili attuali… o che forse sono più attuali di quanto si pensi visto sono ricette con più di 3000 anni di storia, mentre le birre che noi beviamo oggi (parlo di birre stile pils, light lager, ovvero le più vendute in termini di volume), hanno una storia di massimo 500 anni (se prendiamo come data di riferimento il 1516 con l’ Editto della Purezza tedesco http://www.forumbirra.com/2013/04/reinheitsgebot-ovvero-l-editto-della.html).



Tutto inizia nel 1995, quando i mastri birrai del birrificio iniziano a sperimentare con ingredienti come cicoria, liquirizia, sciroppo d'acero o uvetta … al fine di creare birre estreme ed esotiche che escano dalla norma. Ma la svolta si ha nel 1999 quando iniziano a lavorare con Patrick McGovern, direttore del Laboratorio di Archeologia Biomolecolare presso il Museo dell'Università della Pennsylvania e noto esperto di bevande antiche; il frutto di questa collaborazione è la serie di birre Ancient Ales.



La prima birra rilasciata fu la Midas Touch, una bevanda a metà tra un vino e l’ idromele. E’ una birra dal gusto dolce e secco a base di miele, uva moscata e zafferano; tracce della bevanda furono ritrovate su alcune ceramiche di 2700 anni fa’, scoperte in una tomba della Turchia che si crede  appartenesse appunto al re Mida. ABV 9%.



In un secondo momento venne presentata la Chateau Jiahu, una birra ricreata a partire degli elementi contenuti in alcuni vasi di ceramica scoperti in una tomba di 9.000 anni fa’ nel villaggio di Jiahu nel nord della Cina. Gli ingredienti utilizzati per la sua preparazione sono, bacche di biancospino, riso, malto d'orzo, uve moscato e miele di fiori d'arancia. Il mosto viene fatto fermentare per un mese con lievito del sake prima dell'imbottigliamento. ABV 10%.



Un'altra analisi di frammenti di ceramica, in questo caso di 3000 anni fa’, ritrovati in Honduras, hanno contribuito a ispirare Theobroma, la terza birra della serie e presunta bevanda alcolica a base di cioccolato che le civiltà Maya utilizzavano occasionalmente per cerimonie particolari. E’ realizzata con cacao askinosie, miele, chile e achiote. ABV 9%.



Sah'tea continua la serie, basata sulla bevanda Sahti finlandese, elaborata fin dal IX secolo. Il mosto si fa’ caramellare su pietre roventi e viene fermentato con lievito weizen. Al mosto viene aggiunto il tè nero, cardamomo, cannella, zenzero, chiodi di garofano e pepe nero. La bevanda è ancora oggi presente e venduta in Finlandia. ABV 9%. 



La penultima a vedere la luce fu Ta Henket, ispirata da una ricetta scritta in geroglifici egiziani. Sviluppata come le tradizionali bevande di pane, ma con l'aggiunta di camomilla, frutti della palma Doum ed erbe del Medio-Oriente. Per la fermentazione viene utilizzato un ceppo di lievito Saccharomyces nativo del Cairo. ABV 4,5%.



Ed infine, l'ultima ad uscire a fine 2011, la Birra Etrusca, ricreata sulla base di alcuni studi di tombe etrusche di 2800 anni fa’. E' stata una collaborazione tra Dogfish, Leo del birrificio Birra del Borgo e Teo del birrificio Baladin, che hanno lasciato riposare la birra in vasi di bronzo, di terracotta e in botti di legno. Gli ingredienti usati sono: orzo distico, un tipo di antico frumento italiano, noccioline, melograni, miele di castagno italiano, miele del Delaware (dove ha sede il birrificio Dogfish) e miele di trifoglio. Venne aggiunta una manciata di luppolo, ma la maggior parte dell'amarezza della birra viene dalla radice di genziana e dalla mirra etiope che venne impiegata. ABV 8,5%.

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venerdì 26 aprile 2013

Lo Studio Ghibli ha la sua propria birra


Amo i film di Hayao Miyazaki e di suo figlio Goro Miyazaki, a proposito, è uscito il 24/4 il nuovo film: “Kiki-consegne a domicilio”. (http://www.youtube.com/watch?v=4DqEQ1iqZuo)



Siccome potrei parlare ore di quanto siano belli i suoi capolavori, dalla Princess Mononoke passando per la Città Incantata, con cui ha vinto il premio Oscar, fino ad arrivare all’ultimo Ponyo sulla scogliera, a malincuore tralascio i racconti (ma finito questo vado a rivedermi uno dei loro film….) e vi racconto cosa centra con la birra, visto è di questo che scrivo (o cerco di scrivere… dipende da come la si vede). Ora ieri parlando con un amico che era in Giappone e precisamente allo Studio Ghibli, dopo aver visitato il museo si è seduto nel bar e mi ha inviato la foto di una birra chiedendomi se l’avevo mai provata…. 



…E con sommo piacere scopro che si sono fatti una loro birra e l’etichetta, bellissima a mio avviso è ispirata al manga e al film, Nausicaä della Valle del vento, opera dello stesso Hayao…



…da notare inoltre ai lati, i 4 stemmi che richiamano ad altri lavori dello stesso Hayao quali Laputa – Castello nel cielo e Il mio vicino Totoro. La birra è una esclusiva del bar per quello che capisco e non la si trova in nessun altro posto, inoltre è permesso il solo consumo nel locale, senza così poter portarla fuori… Peccato, ma sarà una buona scusa un giorno per andare allo Studio Ghibli e poter così provarla.

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giovedì 25 aprile 2013

"I giganti della birra"


Quando parlo dei “giganti della birra” mi riferisco in particolare a due multinazionali del settore delle bevande che da sole gestiscono più di 200 marche di birra sparse in tutto il mondo. Sto parlando del gruppo AB-InBev e del gruppo SABMiller. 



Il gigante AB-InBev nasce nel 2008 quando il gruppo belga InBev si fonde con il colosso americano Anheuser-Busch creando la più grande multinazionale nel settore delle bevande alcoliche e analcoliche, recentemente ha terminato l’acquisizione del gruppo Modelo in Messico pagando per il restante 50% della società, la quantità di $20.1 miliardi di dollari.

SABMiller nasce nel 2002 quando la South African Breweries acquisisce il gruppo americano Miller, successivamente acquista il gruppo Baviera in centro-america, il gruppo Foster’s australiano, il gruppo Peroni italiano e la turca Efes. Tramite joint venture con il gruppo MolsonCoors crea il gruppo MillerCoors per il mercato americano.

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mercoledì 24 aprile 2013

Top10 peggiori birre al mondo


Molto spesso mi chiedono quale sia la birra migliore al mondo, o quale bisogna assolutamente provare, chi faccia le birre migliori, le peggiori e così via…  la mia risposta é e sarà sempre : “La migliore birra è quella che piace a te” e continuo che se si ha voglia di qualcosa in particolare; sia un sapore, un odore un ingrediente particolare, posso aiutare a trovare quello che sta cercando. Dico questo non perché non sappia o non voglia esprimermi, le mie idee le ho ben chiare, ma semplicemente perché sono davvero discorsi soggettivi, questione di gusti, ed inoltre il contesto in cui si beve una birra influisce molto sul giudizio… Una birra che avremo bevuto ad un festa in spiaggia con gli amici facendo baldoria, verrà ricordata come buonissima, ma non in quanto tale, ovvero come ottima birra, quanto per il ricordo che ci rievoca nella memoria! E questo l’ho potuto constatare di persona lavorando, quando molti clienti chiedevano una birra che una volta avevano bevuto chissà dove in vacanza, ma poi provandola nel locale, con me davanti, molti rimanevano delusi e si chiedevano come fosse possibile.
Per fortuna il mondo è vario e per una cosa sulla quale non voglio esprimermi, cé chi lo fa’ per me, in questo caso il sito (o sarebbe meglio dire la comunità) ratebeer.com che come ogni anno, accanto alle birre migliori del mondo, stila la classifica delle birre peggiori al mondo.. ecco la Top10 (Top?¿ )



1 Olde English 800 3.2   voto: 0.93/100  stile Malt Liquor



2 Natural Light           voto: 1.03/100  stile Pale Lager



3 Natural Ice           voto: 1.04/100  stile Malt Liquor



4 Milwaukee’s Best Premium  voto: 1.07/100  stile Pale Lager



5 Sleeman Clear            voto: 1.08/100  stile Pale Lager



6 Michelob Ultra             voto: 1.08/100  stile Pale Lager



7 Busch Ice             voto: 1.12/100  stile Pale Lager



8 Budweiser Select 55     voto:1.14/100  stile Pale Lager



9 Bud Light Chelada  voto:1.16/100  stile Spice/Herb/Vegetable



10 Milwaukee’s Best Light   voto:1.17/100   stile Pale Lager


Chiarisco solo una cosa; so perfettamente che esistono birre buone e birre imbevibili, ne ho bevute molte nella mia vita, per dimostrare come appunto i gusti siano soggettivi, vi mostro quale birra occupa l’11 posizione di questa classifica… ebbene con il voto di 1.18/100 si posiziona la… Bud Light … che se qualcuno si fosse dimenticato è la seconda birra più venduta al mondo… .

Per cui come dico sempre… la birra migliore è quella che più ti piace. E io che fino a poco tempo fa’ vivevo in Messico ho tra le mie birre preferite la Corona Light, 27° in classifica con il punteggio di 1.31/100.

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Quando la birra si ispira alla Musica


Poche cose nella vita combinano bene come la birra e la musica, a riprova di ciò l’enorme successo che stanno avendo i festival di musica patrocinati da marche di birra (per citare il caso più famoso in Italia l’Heineken Jammin Fest), cosi come il fatto che gruppi come AC/DC, Sepultura, Iron Maiden (http://www.forumbirra.com/2013/03/vip-e-birra-dagli-acdc-ai-sepultura.html) abbiano prodotto una loro birra. Ora molti mastri birrai hanno voluto ringraziare gli artisti per le loro canzoni, e come ringraziarli se non creando una birra con in mente la loro canzone?.. ecco alcune birre tributo al mondo della canzone!



Birrificio Abita Brewery, con la sua Purple Haze in tributo alla canzone di Jimi Hendrix del 1967. 



Birrificio Terrapin Brewery con la sua So Fresh and So Green, Green, in onore al duo di hip-hop di Atlanta, gli OutKast, con la loro canzone del 2001 “So Fresh, So Clean”.



Birrificio Cambridge Brewery con la sua Sgt. Pepper, in onore all’ottavo album dei Beatles del 1967 Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (primo brano nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi, secondo la rivista Rolling Stone).     



Birrificio Heavy Seas con la sua Smoke on the Water, in riferimento alla canzone dei Deep Purple del 1973.



Birrificio North Coast Brewing  con la sua Brother Thelonious Belgian Style Abbey Ale, non é propriamente ispirata a una canzone o a un gruppo ma é legata al mondo della musica visto che dona una parte dei proventi all’ Thelonious Monk Institute of Jazz che si occupa di supportare, diffondere e insegnare la cultura Jazz ai ragazzi.



Birrificio Dogfish Head Craft Brewery rilascia nel 2011 la Faithfull Ale per celebrare i 20 anni di attività del gruppo dei Pearl Jam.



Birrificio 21st Amendment Brewery con la sua Back in Black in tributo alla hit del 1980 del gruppo AC/DC.



Birrificio Purple Moose Brewery con il suo tributo Dark Side of the Moose, all’album dei Pink Floyd del 1973.


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martedì 23 aprile 2013

Ad ogni formaggio la sua birra




Continuiamo a parlare di abbinamenti in cucina tra birra e cibi e più in particolare parliamo di formaggi; è erroneo pensare che solo il vino possa combinare con i formaggi, anzi, azzarderò che forse la birra meglio si abbina con i formaggi, che il vino. Il vino con la sua forte acidità e la carbonatazione pulisce a meraviglia il palato di chi sta mangiando, mentre per contro la birra con il suo sapore a malto, il tocco dei luppoli a volte florale altre erbaceo, le varie note che si possono incontrare a seconda dello stile; caffè, mou, liquirizia, a pane, a biscotto…, meglio si compenetra con i diversi sapori dei formaggi restando ben impressi nel palato di chi sta mangiando e prestandosi per una serie interessante di combinazioni.



Come sempre essendo i gusti soggettivi non cé (ne vuole essere) una verità assoluta, la tabella vuole essere un semplice consiglio da cui iniziare a sperimentare questo nuovo (immagino per molti) abbinamento.  

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Introduzione all'abbinamento tra cibi e birra


Oggi entro in un argomento che mi piace molto, e che ai più è sconosciuto, quello dell’abbinamento tra i cibi e la birra. Sebbene non esista una regola generale valida in assoluto per l’abbinamento, ne ragionamenti scientifici che dimostrino perché una birra vada meglio con un piatto piuttosto che con un’ altro e sebbene il gusto sia soggettivo e diverso tra le varie persone, ci sono delle linee guida generali che ci possono mettere sulla giusta strada nella scelta di una birra da abbinare. Vorrei giusto ricordare che esistono più di 75 stili di birra riconosciuti e che ne il mondo brassicolo è sempre in fermento e pronto a darci nuove idee e spunti, per cui non perdiamoci d’animo e iniziamo a vedere le basi per un buon abbinamento:



Pensare alle birre Ale (alta fermentazione) come ad un vino rosso e le birre Lager (bassa fermentazione) come ad un vino bianco. Visto la maggior parte delle persone ha una conoscenza di vini, questo é un primo punto di partenza. Quando mangiamo carne come agnello, carne alla brace, arrosto e così via, andremo a scegliere un vino rosso, o in questo caso una birra Ale, al contrario per piatti che prevedono pesce, carni bianche, insalata, dove normalmente si accompagna con un buon vino bianco, sceglieremo una birra Lager.




Il gusto amaro della birra dato dai luppoli è come l’acidezza del vino. Come si ricerca un vino dalla forte acidezza per piatti speziati, salati, piccanti o oleosi, cosi da ripulire il palato, altrettanto faremo con la birra, cercando quei stili in cui la buona o forte presenza dei luppoli permettano ad ogni sorso di “pulirci la bocca” così sceglieremo una German Pilsen per le Lager o una Pale Ale o IPA per le Ale a seconda dell’intensità dei sapori.  



Integrare o contrastare. Normalmente sarebbe meglio integrare i sapori delle birre con quelli del piatto che stiamo consumando, cercando di prestare attenzione ai sapori dell’uno e dell’altro, anche se nulla vieta in alcuni casi di rimescolare le cose e creare dei contrasti come esempio che consiglio caldamente una forte Stout con il sapore delicato delle ostriche o una Geuze con un foie gras.



Scegliere una birra che sia sempre più dolce che il dessert. Nulla rompe più il sapore della birra che il dolciore intenso di un dessert. Gli abbinamenti consigliati sono, un Stout con gelato alla vaniglia, torta di frutta, torta al cioccolato, panna cotta, torta di formaggio e budini, Barely Wine o Bock per gelati o torte di noci, nocciole, frutta secca, Lambic o Saison con yogurt, semifreddi, gelati al gusto di fragola, pesca, mirtilli, torte di formaggio.



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