giovedì 6 giugno 2013

Beard Beer, ovvero la Barba Birra

Che si possa usare di tutto nel mondo brassicolo per produrre o insaporire la birra, mi sembra di averlo esposto chiaramente già in passato; dalle birre con caffè di Luwak passando per birre al caffè prodotto da elefanti,  alla birra con i testicoli di toro e mille altri ingredienti ancora. Che possano o meno poi piacere è un discorso soggettivo, resta il fatto che nel personale trovo tutte queste combinazioni eccitanti ed interessanti, e ieri, parlando con un amico americano, sono venuto a conoscenza di un’altra birra bizzarra che sicuramente dovrò provare nella mia vita!



Chi è il simpatico signore barbuto di qui sopra? Sebbene non conosciuto in Italia, costui è John Maier, mastro birraio del birrificio americano Rogue. Ora questo birrificio con sede a Newport, Oregon, è  a mio avviso uno dei migliori birrifici artigianali (o craft brewery come direbbero la) attualmente presenti e operativi, deliziose la Oatmel Stout, e la Dead Guy Ale per citare quelle da me provate, e sempre all’avanguardia nella sperimentazione vedi la Chipotle Ale (prodotta con un tipo di peperoncino). Ora una delle ultime birre prodotte dal birrificio, e che stava bevendo il mio amico … è la Beard Beer… ovvero, con una traduzione letterale, la barba birra; questo perchè il nostro amico Maier si è chiesto un giorno... che tocco personale posso dare io ad una nuova birra che voglio produrre?? 



Personalmente me lo immagino pensando a mille ricette, ingredienti, luppoli, grani, malti e via dicendo… e mentre pensava si strofinava la barba un po’ sconsolato e a corto di idee… ed è proprio dalla barba, che si dice non venga tagliata del 1973, che gli venne l’idea per la nuova birra ¡!  Basta prendere i lieviti che negli anni si sono accumulati e incastrati nella folta barba, coltivarli in laboratorio affinché si riproducano e così poterli utilizzare per una nuova birra! Ed ecco fatto la Beard Beer.



Bisogna ricordare infatti che i lieviti sono organismi unicellulari osmofili, appartenenti al regno dei funghi che sono presenti nell’aria, e che nel corso della storia della birra, che rimonta a 5-6000 anni prima di Cristo la fermentazione si è sempre svolta spontaneamente (almeno fino alla loro scoperta e riproduzione in laboratorio nel 1854 ad opera di Pasteur) grazie appunto ai lieviti presenti nell’aria per cui non dovrebbe stupire il fatto di trovarne sulla barba del nostro amico Maier.


…In (Beard) Beer We Trust…  

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