L’altro giorno stavo bevendo una birra con degli amici, quando ad un certo punto uno di essi, se ne viene fuori mezzo sconvolto, dicendo che aveva appena scoperto (leggendo l’etichetta) che nella sua birra tra gli ingredienti c’era il mais… e che quindi la birra era m&#d@ e altri impropri degenerativi, senza in effetti sapere minimamente di cosa stava parlando e del perché ci fosse del mais, cosi come può esserci il riso, o il miglio, o le patate o qualsiasi altro ingrediente…
Così a scanso di equivoci mi sono intromesso nella discussione apportando il mio modesto conoscimento e cercando di fare un po’ di chiarezza sull’argomento; non é assolutamente un difetto, ne una bestialità, ne una diavoleria la presenza del mais/riso nella birra, anzi risponde ai requisiti dello stile Light Lager, della famiglia delle Lager (birre a bassa fermentazione) che a sua volta si suddivide in vari sotto-stili quali:
#1 Lite American Lager: Bitburger Light, Sam Adams Light, Heineken Premium Light, Miller Lite, Bud Light, Coors Light, Baltika #1 Light, Old Milwaukee Light, Amstel Light.
#2 Standard American Lager: Pabst Blue Ribbon, Miller High Life, Budweiser, Baltika #3 Classic, Kirin Lager, Grain Belt Premium Lager, Molson Golden, Labatt Blue, Coors Original, Foster's Lager.
#3 Premium American Lager: Full Sail Session Premium Lager, Miller Genuine Draft, Corona Extra, Michelob, Coors Extra Gold, Birra Moretti, Heineken, Beck's, Stella Artois, Red Stripe, Singha.
#4 Munich Helles: Weihenstephaner Original, Hacker-Pschorr Münchner Gold, Bürgerbräu Wolznacher Hell Naturtrüb, Mahr's Hell, Paulaner Premium Lager, Spaten Premium Lager, Stoudt's Gold Lager.
#5 Dortmunder Export: DAB Export, Dortmunder Union Export, Dortmunder Kronen, Ayinger Jahrhundert, Great Lakes Dortmunder Gold, Barrel House Duveneck's Dortmunder, Bell's Lager, Dominion Lager, Gordon Biersch Golden Export, Flensburger Gold.
Ora se prendiamo in considerazione i primi tre sotto-stili ovvero Lite, Standard e Premium American Lager è previsto che questi abbiano tra i loro ingredienti riso o mais, che vengono comunemente chiamati “aggiunti” , e a seconda delle quantità di “aggiunti” avremo un sotto-tipo di birra piuttosto che un’ altro. Questa particolare esigenza nasce appunto negli Stati Uniti con il consumismo di massa e la produzione su vasta scala della birra, perché da un lato l’uso degli “aggiunti” che sono più economici dell’orzo, apportano zuccheri (almidoni) fermentabili a basso costo alla birra, dall’altro perché hanno un sapore più neutro (ad acqua giallo frizzante come direbbe qualcuno) e quindi incontrano il gusto di una moltitudine di persone, che non altri stili di birra. Prova ne è che i primi 10 tipi di birra più venduti al mondo rientrano quasi tutti in questi sotto-stili.
Da ricordare che l’uso di “aggiunti” non è una prerogativa americana, l’uso del riso nella produzione di bevande alcoliche è presente fino dall’alba dei giorni nella tradizione giapponese, vedi il Sake (ottenuto dalla fermentazione del riso), e che mentre in generale gli Stati Uniti usano più il mais, i paesi orientali come Cina e Giappone, prediligono l’uso del riso nella produzione della birra (nulla vieta di usare tutti e due comunque).
Questo per dire che il problema non è la birra, che rispetta a pieno le sue caratteristiche di Light Lager, quanto la mancanza di nozioni circa la birra e i suoi stili da parte del consumatore…
…In Beer We Trust…
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