In questo articolo cercheremo di chiarire un pò la differenza tra una birra Trappista e una birra d’ Abazia. Iniziamo con il chiarire che Trappista o d’ Abazia non è uno Stile della birra, quindi chiedere una birra Trappista non aiuta molto a capire cosa volete bere, ma piuttosto identifica un Prodotto, che come tale, ha dei parametri e delle regole da rispettare per essere definito tale.
Armand Jean Le Bouthillier de Rancé (1626-1700), fu un abate francese, riformatore dell’ Ordine Cistercense e fondatore di quello dei monaci Trappisti (dal nome del monastero di Notre-Dame de la Trappe). L’ordine viene anche chiamato dei Cistercensi della Stretta Osservanza.
Tralasciando la pur affascinante storia dell’ordine Trappista, saltiamo ai giorni nostri, quando nel 1997 otto abazie trappiste fondano l’Associazione Trappista Internazionale (ITA) per prevenire l’uso improprio del marchio trappista, e che può essere assegnato a vari prodotti come la birra, il formaggio, il vino, il miele e così via, se rispettano determinati criteri di produzione. Nel caso della birra, per potersi fregiare del logo trappista deve:
Essere prodotta all’interno dell’abazia trappista.
L’intero processo produttivo deve essere svolto sotto il controllo diretto della comunità monastica (questo non impedisce ai laici di lavorare coi monaci, semplicemente solo l’ordine può prendere le decisioni sui vari aspetti come la pubblicità, il tipo di birra da produrre, quanta produrne …).
Non si può produrre birra per un fine di lucro, bensì i ricavi devono servire al sostentamento dei monaci, al mantenimento del monastero e alla carità.
C è una confusione che ritiene esistano solo 8 monasteri trappensi, in realtà essi sono molti di più, sono 113 (dati 2012) sparsi per tutto il mondo, 8 sono solamente quelli che hanno deciso di produrre birra con il logo di Authentic Trappist Product, ma nulla impedisce ad un nuovo monastero trappista di potersi fregiare del logo Authentic Trappist Product nel momento in cui rispetti le regole o pure di uscirne, come é successo al monastero olandese De Koningshoeven che avendo, per un periodo, fatto un accordo commerciale con il gruppo industriale Bavaria perse la licenza (poi riottenuta).
Nell’attualità sono come detto i monasteri che fungono da birrifici sono otto e sono:
Bieres de Chimay (Belgio)
Brasserie d’Orval (Belgio)
Brasserie de Rochefort (Belgio)
Brouwerij Westmalle (Belgio)
Brouwerij Westvleteren (Belgio)
Brouwerij de Achelse Kluis (Belgio)
Brouwerij De Koningshoeven (Olanda)
Stift Engelszell (Austria)
Ora mi preme ricordare come tra questi otto birrifici vengano prodotte 2 birre tra le 10 più buone al mondo ( leggete l’articolo qua: http://forumbirra.blogspot.it/2013/03/le-migliori-10-birre-al-mondosecondo.html). Inoltre quando dicevo che Trappista non é uno Stile bensì un prodotto é testimoniato pure del fatto che una Westvleteren XII, una Rochefort 10 o una Chimay Blue sono uno stile Belgian Dark Strong Ale, La Trappe Triple, Chimay White sono uno stile Belgian Triple, Chimay Red, Westmalle Dubbel, La Trappe Duppel sono stile Belgian Duppel, la Engelszell Benno Trappistenbier è uno stile Belgian Blond Ale e così via…
Ancora più confusione nel consumatore crea il concetto di birra d’Abazia. Possiamo generalmente dire che quei monasteri o abazie che smisero con la produzione brassicola, hanno concesso dietro licenza, l’utilizzo del nome, lo sfruttamento del marchio e/o della ricetta originaria di una determinata birra a un’ altro birrificio. E cosi la birra Leffe sebbene originaria dell abazia Notre Dame de Leffe in Belgio è oggi di proprietà del colosso mondiale del settore AB-InBev, o come la Maredsous, una volta prodotta nel monastero benedettino di Denee in Belgio e oggi prodotta con licenza dal gruppo Duvel Moortgat e così via. Occorre ricordare come nemmeno Abadia sia uno Stile di birra, bensì serve solo a identificare una qualche relazione con un determinato monastero o abazia che storicamente la produceva.
Ora che abbiamo capito (almeno spero) a cosa ci riferiamo parlando di birra Trappista o birra d’Abadia, concludo con il sfatare pure il mito secondo cui una Trappista sia meglio di una d’Abazia, non é assolutamente vero e mai lo sarà, sono entrambe birre più o meno buone a seconda dei gusti personali di chi le assaggia e nemmeno il fatto che quelle Trappensi costino di più é sinonimo di privilegio… semplicemente quelle Trappiste essendo (come abbiamo visto) prodotte non con un fine commerciale ma solo per i bisogni essenziali del monastero, vengono prodotte in una quantità minore e sono di più difficile reperibilità (che ne fa’ lievitare un po’ il costo finale).
...In Beer We Trust...
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