La storia della birra si intreccia inevitabilmente anche alla storia del mondo e della sua evoluzione. A me studiare la storia è sempre piaciuto, a partire dal giorno in cui alle elementari dopo un compito di storia ho preso il voto F (nemmeno sapevo esistesse… credevo la scala fosse da A, B, C, D …e quando tanto ma tanto E …) mi sono messo a studiarla e l’ho sempre trovata interessante e utile per capire come vanno le cose e come gira il mondo, alla fine siamo il risultato della sua evoluzione nel corso dei secoli. Ora vi racconto la storia di come una birra si intrecci con le vicende della Compagnia delle Indie.
La Compagnia britannica delle Indie orientali (che chiamerò Compagnia delle Indie per semplificare il tutto) venne fondata nel 1600 a Londra e inizia a commerciare in forma esclusiva con le lontane terre dell’ India. Con la nascita dei primi insediamenti Inglesi si avverti inoltre l’esigenza di portare ai concittadini delle terre lontane (il viaggio in barca durava in media 6 mesi) tra i vari prodotti pure la loro birra, affinché si dissetassero sotto il caldo sole Indiano. Nello stesso periodo in Inghilterra, nella produzione brassicola alcuni stabilimenti erano passati dall’uso del carbone al coke per l’essicazione de i malti. Questo portó alla creazione di malti più chiari, usati per la produzione di birre che vennero chiamate Pale Ale (pallide Ale) per differenziarle dalle scure Porter o Brown Ale fino ad allora prodotte. Quindi come si può intuire le birre inviate ai connazionali in India erano Porter , Brown Ale e Pale Ale nella loro versione di October Beer, una versione un po’ più amara di una Pale Ale e lasciata riposare in botti per 2 anni. Ora in problema è che dopo un viaggio in barca di 6 mesi, dove si doveva passare per il Capo di Buona Speranza (Sudafrica) e attraversato l’oceano Indiano, quasi sempre le birre arrivavano a destinazione imbevibili e da buttare, vuoi per la formazione di batteri, per la perdita di sapori, per le contaminazioni.
Ecco che allora nel 1750, George Hodgson del birrificio londinese Bow Brewery si fa carico del problema, visto l’enorme mercato indiano che così si poteva sfruttare, infatti il vero mercato della Compagnia delle Indie, era quello di trasportare dalle Indie verso il porto di Londra le spezie, il the, tessuti e gemme, ma una volta che le navi ritornavano in India per prendere altre mercanzie tornavano vuote, per cui si potevano riempire di barili di birra. ¿Ma perché produrre la birra a Londra e non aprire un birrificio direttamente nelle Indie? La risposta si trova nel fatto che i capitani delle navi non pagavano a quel tempo imposte sui prodotti, per cui esportare birra era molto più conveniente che aprire birrifici laggiù (dove sarebbero stati soggetti a tassazione).
L’ idea vincente che ebbe Hodgson fu quella di prendere una birra stile Pale Ale e aumentarne il grado di alcol e la quantità di luppolo, così facendo infatti si crea un ambiente ostile per la formazione e lo sviluppo di batteri. Le birre così esportate arrivarono effettivamente senza difetti e furono così ben accolte dal mercato Indiano che gli invii si fecero sempre più frequenti e con maggior quantità, ma questa fu la fortuna e la fine del successo di Hodgson, infatti l’avidità gli fece venire l’idea di creare un propria flotta per il trasporto della birra verso le Indie, ma questo venne visto come un concorrente diretto dalla Compagnia della Indie, che così cancello ogni invio delle birre prodotte da Hodgson, che a quel punto si trovo con una enorme produzione invenduta, basti pensare che se nel 1750 si inviarono circa 1480 barili, nel 1800 erano già più di 9000. La Compagnia delle Indie iniziò a rifornirsi da altri birrifici della zona di Burton upon Trent tali Allsopp, Salt, Bass che famosi per le loro Pale Ale, seppero ricreare la ricetta di Hodgson alla perfezione se non addirittura migliorandola, grazie alla caratteristica tipica dell’acqua della zona di Burton che, essendo ricca in gesso e solfiti, meglio si abbinava e fondeva con l’elevato grado alcolico e la luppolatura di quelle birre che erano ancora chiamate genericamente “Pale Ale preparate per il clima Indiano” o “Hodgson’s Pale Ale”.
La definitiva consacrazione arriva nel 1827, quando dopo il naufragio in acque Irlandesi di una nave diretta nelle Indie e recuperato il carico dei barili di birra che questa trasportava, vennero messi all’alta e così la gente poté provare quella Pale Ale, che era destinata solo alle Indie, e che venne ribattezzata come oggi noi la conosciamo India Pale Ale (IPA).
… in Beer We Trust…
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