lunedì 15 aprile 2013

Storia della birra Kwak, la birra dei cocchieri!


Tra le altre cose, mi piace collezionare bicchieri di birra e giusto l’altro giorno il proprietario del mio locale preferito (se passate per Schio venite al bar Gentilia!!) mi ha regalato un bicchiere particolare, quello usato per bere una particolare birra belga, la Kwak. E siccome avendolo tra le mani non ho saputo trattenermi dal raccontare a tutti gli amici la storia ed il perché di questo bicchiere, ho deciso da farne un breve articolo per condividere la storia (oltre che per fare il figo avendo conseguito il bicchiere).



Siamo nell’anno  1791 e il signor Pauwel Kwak, era il proprietario della taverna De Hoorn, dove tra l’altro produceva e serviva una sua birra, la Kwak appunto, nel villaggio di Buggenhout, in Belgio. A quei tempi ci si spostava in carrozza o con le diligenze, e avendo egli la taverna giusto accanto ad una loro fermata, si accorse che mentre i clienti potevano scendere ed entrare tranquillamente nella taverna a dissetarsi e riposare, i cocchieri erano invece obbligati, da una legge di Napoleone Bonaparte, a rimanere sulla diligenza ad aspettarli. Altro aspetto importante é che avendo delle protezioni sulle mani i cocchieri non riuscivano ad afferrare i classici bicchieri o boccali di birra, ed ecco che scatta l’ingegno del Pauwel; manda a fabbricare dei bicchieri che avessero un collo altro e sottile cosi da poter essere afferrati nonostante le protezioni alle mani e con un supporto in legno affinché si mantenessero eretti e si potessero appoggiare sulla carrozza. Per cui da allora all’arrivo di ogni carrozza un cameriere usciva e portava una birra pure al cocchiere che cosi bellamente seduto sulla carrozza poteva dissetarsi anche egli. Visto il clamoroso successo ottenuto, ancora oggi si continua a servire questa birra nel suo bicchiere dal collo allungato e con il sostegno in legno, che ricorda una versione ridotta della Yarda. Maliziosamente ce chi dice che la Kwak vende molto più per il suo bicchiere che per la birra in se, ma mi sento di dissentire, la birra è molto buona, una Belgian Strong Ale da ABV 8,4%, di colore ambrato con una buona schiuma leggermente dolce, sostenuta da una buona carbonatazione. Note di malto, a cui si aggiungono note a frutta matura (mango, ananas, melone). Gusto caldo a malta caramellata complice anche l’elevato grado alcolico, note di zucchero di canna e un retrogusto ben bilanciato dai luppoli e dal gusto speziato del coriandolo. Una buona birra che si lascia bere con facilità!



… In Beer We Trust…         

2 commenti:

  1. Birra buonissima, bicchiere stupendo e supporto da incorniciare. Il tutto da sogno

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  2. È indubbiamente la mia birra preferita. Buonissima e basta.
    Chi non la conosce DEVE provarla.
    Peccato il prezzo :-(

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